Confesercenti Cagliari

abusivo

In questi giorni si sta svolgendo una delle sagre più importanti della Sardegna: quella di Santa Greca a Decimomannu. Senza voler ora considerare il significato religioso che continua ad essere il fondamento della sagra, la stessa si contorna di un significato anche “commerciale”, nella presenza delle “locande”, vere e proprie attività di somministrazione, oltre alla presenza di numerosi commercianti su area pubblica.
Quest’anno però ci è sembrato di essere in un suq, piuttosto che a una iniziativa che richiama tradizione, cultura e religione tipiche della Sardegna. La polemica nasce infatti per la esagerata presenza di abusivi (non classificabili come commercianti ambulanti) che, in barba a tutti gli accordi presi dalla nostra Associazione con gli enti preposti al controllo, hanno esposto serenamente merci contraffatte, danneggiando ovviamente chi, con grande fatica, è ligio al dovere e segue tutte le normative per essere in regola.
“L’abusivismo costa all’Italia un mancato fatturato di oltre 21 miliardi di euro, per un mancato gettito fiscale pari a circa 11 miliardi di euro” sottolinea Marco Medda, presidente Anva Confesercenti della Provincia di Cagliari “e, anche in piccole realtà come quella di Santa Greca (rispetto al quadro nazionale) il danno che si genera per gli operatori onesti è importante. Troppe volte chiediamo l’intervento delle forze dell’ordine, in particolare della Polizia Municipale, ma troppo spesso le nostre richieste restano inascoltate, lasciando senza nessuna tutela gli operatori onesti che hanno partecipato a una gara per poter piazzare la loro attività e per la quale pagano i salati tributi che sono previsti dalla legge” prosegue Medda. “Abbiamo necessità che le forze dell’ordine preposte al controllo intervengano con forza per multare sia coloro che vendono prodotti contraffatti, ma ricordiamo anche che si devono sanzionare i clienti che non si rendono conto di quali siano i danni che questo acquisto genera: dal finanziamento della criminalità organizzata, al mancato gettito fiscale, alle problematiche per la salute delle persone” conclude Medda.

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